Porta Ercole
Porta di Ercole a Pola si trova tra due torri, probabilmente medievali. Architettonicamente modesta la porta fu costruita da blocchi di pietra non profilati. Nella sua parte superiore, anche se difficilmente riconoscibile, è scolpita la testa di Ercole e si distinguono la barba, i capelli ricci e la clava. E' possibile che questo sia un simbolo della città, teoria sostenuta dal fatto che il nome completo della Pola romana era Colonia Iulia Pollentia Herculanea.
Purtroppo è danneggiata la targa storicamente molto significativa che si trova accanto alla clava e sulla quale ci sono i nomi di due funzionari romani Lucio Calpurnio Pisone e Lucio Cassio Longino. Secondo le fonti il primo era il suocero di Giulio Cesare, il padre di sua moglie Calpurnia e il secondo fratello dell'omonimo Cassio Longino, che ha partecipato all'omicidio di Cesare. Loro sono probabilmente stati mandati dal Senato romano nella baia di Pola al comando di un gruppo di coloni, per fondare e costruire su questo territorio una colonia. Tale evento può essere collocato nel periodo dall'anno 47 al 44 aC, quando fu creata Pola come un paese con caratteristiche urbane.
Porta Ercole non era riccamente decorata e non differisce dalla parte esterna delle mura della città, quindi è molto probabile che durante il regno di Roma non era di grande importanza. La strada nella parte alta della città, quella circolare, attraversava questa porta. La sua posizione angolata ha condizionato anche la base bassa della porta rispetto alla direzione delle mura. Come la Porta Gemini, la Porta Ercole fu dissotterrata nei primi anni del XIX secolo e negli anni Trenta del XX secolo è stata pulita e conservata. Oggi è l'ingresso della Comunità degli Italiani di Pola.
Carrarina 1, HR-52100 Pula-Pola
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