I corpi dei santi
L’arcano e il mistero trionfano dietro l’altare maggiore di S. Biagio, dove in un ambiente dall’atmosfera irreale giacciono i corpi incorrotti di tre santi: S. Leone Bembo (+1188), S. Giovanni Olini (+1300) e S. Nicolosa Bursa (+1512), e alcune parti dei corpi di S. Sebastiano e S. Barbara.
Complessivamente nel Duomo le reliquie appartenenti a 250 canonizzati sono 370. Non esiste ancora una teoria scientifica capace di spiegare come una salma possa conservarsi così a lungo in assenza di condizioni particolari come ad esempio temperature bassissime, decesso dovuto ad avvelenamento da arsenico, sepoltura in terreno ricco di ioni ferrosi o di acido tannico.
S. Leone Bembo, S. Giovanni Olini e S. Nicolosa Bursa furono nominati santi grazie alle numerose guarigioni miracolose fatte, alle grazie concesse e ai molteplici pellegrinaggi ai loro sepolcri durante i secoli.