Grotta di Romualdo
Allorché giunse nelle nostre regioni, a cavallo del millenio, S. Romualdo di Ravenna era già noto per i suoi miracoli e le sue doti divinatorie.
Dal 1001 al 1002 Romualdo, ex appartanente all' ordine benedettino e più tardi fondatore dell' ordine dei camaldonesi, fece erigere un convento a Kloštar, sovrastante il Canale di Leme. A lavori ultimati, decise di dedicarsi alla vita da eremita e nell' estate del 1002 si trasferì alla grotta del Capitano in riva al Canale di Leme.
Per il facile accesso a tale grotta Romualdo ne cercò un' altra e la trovò sul versante settentrionale dell' altura con la chiesa di S. Martino, lunga 105 metri, piana e transitabile. Essa godeva fama di essere un antro di demoni e forze occulte, perciò nessuno vi entrava. Romualdo fu il primo, dopo tanto tempo, a varcarne l' ingresso e ci visse i successivi due anni e mezzo, mantenendo il contatto col mondo esterno tramite un pastore di Jural.
Le fonti storiche dicono che S. Romualdo visse sul fondo della cavità principale. Appena nel 1005 quando Romualdo l'abbandonò, i fedeli cominciarono ad entrare nella grotta.
Orari di apertura:
La grotta di Romualdo è chiusa per motivi di sicurezza fino a data da definirsi.
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