Storia
Il Pinguentino era un'area abitata ancora nell'antichità. Lo testimoniano i resti preistorici di oggetti in pietra ritrovati nella Golupska jama, e in altre grotte. Gli Illiri si insediarono su questo territorio ancora all'età dell'bronzo quando iniziarono a costruire i propri insediamenti in cima ai colli cingendoli con delle mura.
La regione fu dominio romano dal 177 a.C. al 476 d.C.
All'epoca delle grandi pestilenze la malattia non contaminò Buzet (Pinguente), e dacciò i Pinguentini consacrarono una scritta dedicata alla dea Augusta che protesse la città Pinquentum dalla malattia.
Buzet (Pinguente) viene menzionata da più di 1800 anni. Seguì l'età in qui l'Istria fu bizantina, poi dopo la migrazione dei popoli slavi qui si inserirono i Croati ed i Sloveni. Verso la fine dell'VIII. sec. il governo dei Franchi introduce nelle nostre terre il sistema feudale. Al fine di proteggere i possedimenti franchi vennero costruite città-fortezze i cui proprietari erano potenti famiglie tedesche. Risalgono a quel periodo le rovine di Crni Grad, Bijeli Grad sopra al campo di Roč (Rozzo) ed il castello di Petrapilosa nella valle del fiume Bračana.
Dal 1421 a Buzet (Pinguente) venne imposta la sovranità di Venezia tramite il podestà.
Nell'anno 1435 venne emesso lo Statuto che fu approvato dal Doge.
La città di Buzet visse nel Cinquecento con molto slancio ed il periodo fu relativamente tranquillo. Fioriva l'artigianato, i cittadini si curavano della difesa della città dalle intrusioni straniere, del rifornimento di armi e del rafforzamento delle mura cittadine. E' in quel periodo che fu ristrutturato Il grande pozzo sulla piccola piazza e furono costruite le due porte cittadine, Porta grande e Porta piccola.
Dopo la caduta della Serenissima l'impero degli Asburgo fu l'erede della sovranità veneziana in Istria fino all'anno 1918.
Nell'Ottocento e agli inizi del Novecento si promosse la lotta per l'uguaglianza politica, culturale, economica e scolastica del popolo Croato con le due altre etnie. Dal 1887 il Comune di Buzet vede a capo un podestà croato, Fran Flego.