Il castello di Gimino
Nel XV secolo fu eretto un castello molto probabilmente dalla pianta rettangolare. Sul lato orientale delle mura aveva due torri e si suppone che altre due simili difendessero le mura occidentali, mentre il cortile interno era circondato da edifici poggianti sulle mura. Lungo gli edifici posati sul bastione meridionale, fu eretta la cappella della Santissima Trinità, dipinta a mano nel 1471 da un maestro ignoto.
Gimino era una fortezza importante, innanzitutto perché, quale castello austriaco, stava di fronte a quella veneziana di Sanvincenti. Preparandosi per il conflitto con Venezia, l’arciduca austriaco nel 1612 a Gimino aveva all’incirca 200 fanti. Questi nel corso della guerra dal 1615 al 1618 spesso attaccavano i Veneziani, distruggendo loro il raccolto, in particolare il fieno che trasportavano dal porto di Fasana a Sanvincenti ed a causa della mancanza di fieno, i cavalieri veneziani erano praticamente impotenti. Come spesso accadeva, nel gennaio del 1617 un traditore introdusse segretamente i Veneziani nel castello. Per questo favore ricevette a vita un compenso di sei monete al mese, ma temendo per la propria incolumità, si trasferì a Creta.