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L'Istria presentata presso il Mudec

Gli eventi da non perdere nel 2024, le eccellenze enogastronomiche, le destinazioni più glamour, gli itinerari top e molto altro ancora.

Istria sempre più vicina all’Italia. Non è solo un claim: la penisola istriana è una destinazione in crescita sul mercato italiano, tanto che nei primi nove mesi del 2023 gli arrivi dall’Italia hanno registrato un +6% rispetto al 2022 e i pernottamenti +3% (in totale 363.444 italiani hanno realizzato 1.701.123 pernottamenti nell’Istria croata da gennaio a settembre 2023). I suoi punti di forza? Un territorio relativamente piccolo (l’Istria croata si estende su una superficie di 2.820 kmq, meno della Valla d’Aosta) ma estremamente vario, che spazia dalle spiagge affacciate sull’Adriatico a un entroterra verdissimo, dalle città ricche di storia come Pula (Pola) o Poreč (Parenzo) fino a graziosi borghi medievali, da romantici fari (dove si può anche pernottare) a meravigliose colline rigate di vigneti. La vicinanza con l’Italia, inoltre, non è solo geografica ma anche linguistica: qui quasi tutti comprendono e parlano anche l’italiano, un dettaglio che rende l’esperienza di un viaggio in Istria ancora più facile per tutti i turisti che arrivano dal nostro paese.

Tra l’Istria e l’Italia c’è un rapporto speciale, che noi speriamo continui a crescere negli anni a venire. Quest’anno in particolare, con l’ingresso della Croazia nell’euro e l’abolizione dei varchi di frontiera, raggiungere l’Istria è diventato ancora più facile: a mezz’ora o poco più da Trieste, i viaggiatori italiani trovano una destinazione perfetta sia per un weekend di relax, un’evasione gourmet, un breve soggiorno nei nostri scenografici wine resort, mentre in estate le nostre coste offrono strutture per ogni esigenza, dagli hotel 5 stelle ai glamping per chi ama stare a contatto con la natura. E poi la cultura, la storia, i magnifici produttori di olio extravergine e di vino, i percorsi ciclabili, per non parlare di tutte le attività outdoor. In Istria c’è un mondo tutto da scoprire, e noi stasera siamo qui perché non vediamo l’ora di farvelo conoscere», ha dichiarato nel corso della conferenza stampa Denis Ivošević, direttore dell’Ente per il Turismo dell’Istria.

L’Istria gourmet si presenta a Milano
Accompagnati dai piatti dello chef pluristellato Enrico Bartolini, al Mudec - Museo delle Culture di Milano, l’Ente per il Turismo dell’Istria ha voluto presentare due delle sue eccellenze più conosciute nel mondo: l’olio extravergine e il vino.

L’EXTRAVERGINE
Produzione d’eccellenza del territorio istriano, l’ulivo è presente nella penisola sin dai tempi degli antichi greci, come riportano varie testimonianze scritte. A quegli scritti, si aggiungono i resti degli antichi oleifici, situati lungo la costa occidentale istriana, soprattutto a Brioni, Barbariga, Parenzo, Porto Cervera. Nella loro prossimità si trovavano delle vere e proprie zone industriali di produzione di anfore. Naturalmente, accanto agli impianti si estendevano grandi uliveti di varietà autoctone istriane: la bianchera, la carbonazza, la buža e altre ancora. Questa storica tradizione non si è affatto affievolita, tanto che oggi, la più importante pubblicazione al mondo dedicata all’olio extravergine di oliva, Flos Olei, anche nel 2024 premia l’Istria e i suoi olivicoltori: la penisola istriana sarà per l’ottava volta la miglior regione al mondo per l’olio extravergine, con il maggior numero di oli inseriti nella guida (in tutto 69). In particolare il frantoio MATE di Aleksandra Vekić di Savudrija (Salvore) - presente con i sui prodotti alla conferenza stampa milanese - è entrato a far parte della Hall of Fame conseguendo il punteggio massimo di 100/100 (non era mai accaduto prima d’ora che un olio istriano raggiungesse la vetta assoluta).

IL VINO
La terra rossa e quella ricoperta da marna, più conosciuta come terra bianca, sono le due varietà di terreni che si sono rivelati particolarmente adatti alla coltivazione della vite in Istria. Gli esperti affermano che la terra rossa dà il meglio di sé con i vitigni rossi di alta qualità (che danno vini più strutturati), mentre il terreno marnoso è adatto ai vitigni bianchi, che conservano il sapore fresco e fragrante e gli aromi delicati e vellutati. Il terreno collinoso e ben esposto al sole, di cui l’Istria è ricca, unito alle oscillazioni di temperatura diurna e di quella notturna, accentuano ulteriormente l’intensità aromatica del vino. Tra i numerosi vitigni autoctoni, il più importante è la Malvasia bianca (anche con marchio IQ, Istrian Quality). In Istria si trova ovunque ed è parte integrante dell’identità agricola della regione. Il vino è di color giallo paglia, di gradevole aroma che richiama il fiore d’acacia. È armonioso, di freschezza moderata e di struttura equilibrata. In Istria è altrettanto tipico il Terrano, vino di un intenso colore tra il viola e il rosso-rubino, di un vivace aroma di frutta, estremamente fresco e beverino. Alla presentazione milanese, i partecipanti hanno potuto degustare, in particolare, i vini naturali creati da Mladen Rožanić che, con il suo Roxanich Winery and Design Hotel, rappresenta oggi uno degli investimenti di maggior rilievo sulla scena vinicola istriana. Tra le nuove cantine che meritano attenzione, segnaliamo infine Tomaz, Kabola, Deklić e Radovan

Gli appuntamenti clou per il 2023-2024
In Istria c’è sempre qualcosa da fare, scoprire, vivere. Questi i principali eventi dei prossimi mesi: www.istra.com/events


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