Gourmet

Raccolta degli asparagi nell’Istria verde

Vorreste sapere cosa mangiavano i nostri antichi antenati? Vorreste tornare ai sapori primordiali? Deliziatevi con piatti a base di asparagi selvatici istriani!

L’asparago è una delle piante spontanee maggiormente venerata che cresce nella zona dell’Istria. I suoi piccoli germogli verde scuri prediligono terreni rocciosi e carsici, annunciando il risveglio della natura e portando nuovi sapori alla cucina istriana.

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Come raccogliere gli asparagi?
A raccogliere gli asparagi andate lungo la fascia costiera dell’Istria, da metà marzo a fine aprile. Allo stesso tempo godete la natura rigogliosa.

L’asparago cresce da cespugli spinosi, quindi fate attenzione durante la raccolta. Non è facile individuarlo, perché è molto più sottile rispetto ai suoi pallidi cugini coltivati. L’asparago selvatico istriano (Asparagus acutifolius L) non può essere coltivato, perciò è considerato un gioiello gastronomico, e la sua raccolta è una piccola avventura gastronomica.

Raccogliendo piante spontanee e preparandole in cucina, l’uomo moderno torna alla natura, ricordando gli antichi antenati ai quali questa pianta era quasi l’unica fonte di cibo.

Assaporate le specialità istriane a base di asparagi

Il sapore pungente e amaro degli asparagi si unisce perfettamente con il delicato sapore pieno delle uova, quindi il più famoso piatto con asparagi in Istria è la leggendaria fritaja (frittata). Assicuratevi di assaggiarla in una delle taverne o preparatela da soli con gli asparagi appena raccolti.

sparogeLa ricetta è semplice - stufate le punte degli asparagi sull’olio d’oliva finché non si ammorbidiscono, quindi aggiungete uova strapazzate, sale e pepe.

Da tempi immemorabili l’asparago fa parte della cucina popolare istriana, ma ispira alla creatività anche le giovani stelle culinarie dei moderni ristoranti istriani. Così sui menu in tutta l’Istria potete trovare seppie con asparagi, cannelloni con asparagi o patè di asparagi.

L’asparago è un alimento ricco di nutrienti che è stato a lungo considerato afrodisiaco a causa del suo alto contenuto di vitamina E, spesso indicato come vitamina della fertilità.


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